Approvato nella serata del 2 maggio il nuovo decreto Aiuti finalizzato al sostegno delle famiglie, in particolare le più deboli, e delle imprese.
Provvedimenti per un totale di 14 miliardi di euro10, che si aggiungono ai 15,5 miliardi dei provvedimenti precedenti. Siamo quindi a un totale di circa 30 miliardi già spesi, circa 2 punti percentuali del prodotto interno lordo.
Le misure
Bonus 200 euro
Una novità, tra le misure più significative, del nuovo decreto è rappresentata da un bonus di 200 euro una tantum destinato a lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro per contribuire alle difficoltà connesse al caro prezzi.
Sarà destinato a circa 28 milioni di famiglie. Per i pensionati, verrà erogato dall’Inps quasi sicuramente a luglio. Per i lavoratori dipendenti, invece, verrà inserito in busta paga dai datori di lavoro tra giugno e luglio, che lo recupereranno al primo pagamento di imposta utile. Gli autonomi potranno attingere da un apposito fondo che dovrà essere creato ad hoc.
La misura si aggiunge al taglio previsto per il 2022 dello 0,8% dell’aliquota previdenziale sui dipendenti pubblici che hanno una retribuzione sotto la stessa soglia, cioè fino a 35mila euro.
Bonus carburanti
Rinnovo per altri 2 mesi, quindi fino all’8 luglio 2022, del taglio delle accise su benzina, gasolio.
Lo sconto varrà anche per il metano, inizialmente tagliato fuori dalla misura, con le accise che vengono azzerate e l’Iva viene ridotta al 5%.
Lo sconto totale, quindi, continuerà a essere di circa 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel, considerando anche il risparmio sull’Iva, mentre per il metano sarà di circa 10,4 centesimi.
Bonus sociale
Prorogato per altri tre mesi il bonus sociale creato per aiutare le famiglie in difficoltà con il pagamento delle bollette dell’energia. Il beneficio viene esteso a luglio, agosto e settembre e interessa tutti i nuclei familiari con Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente) non superiore ai 12mila euro o non superiore ai 20mila per le famiglie con almeno 4 figli a carico. La misura sarà attuata da Arera e lo sconto verrà riconosciuto direttamente nelle bollette di coloro che rispettano i requisiti.
Credito d’imposta per imprese
– Credito di imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale per l’acquisto di gas naturale (decreto-legge n. 21/2022): dal 20 al 25%;
– credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale (decreti-legge nn. 4 e 17/2022): dal 20 al 25%;
– credito d’imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari a superiore a 16,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (decreto-legge n. 21/2022): dal 12 al 15%.
– credito di imposta riconosciuto per il primo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale: 10%.
Credito d’imposta per gli autotrasportatori
Per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio da parte degli autotrasportatori utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.
Realizzazione di nuova capacità di rigassificazione
Al fine di potenziare la sicurezza energetica nazionale e diversificare le fonti di approvvigionamento, le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale e alla realizzazione di nuove unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, nonché le connesse infrastrutture, costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Per la celere realizzazione di tali opere, oggetto di un procedimento unico attivabile su richiesta dei soggetti interessati alla realizzazione delle opere, saranno nominati uno o più Commissari straordinari di governo.
Credito di imposta in materia di bonus edilizi
Interventi ammissibili: la detrazione del 110% spetta anche, in relazione agli interventi su unità immobiliari effettuati da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Misure per fronteggiare l’aumento dei prezzi materiali da costruzione
Per consentire la prosecuzione della realizzazione delle opere pubbliche avviate e stimolare la partecipazione alle nuove gare, si introducono misure per fronteggiare il caro-materiali e l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia. Sono stanziati complessivamente 3 miliardi di euro per il 2022, 2,55 miliardi per il 2023 e 1,5 miliardi dal 2024 al 2016.
Garanzie in favore delle imprese
Con riferimento alle imprese con sede in Italia, previa autorizzazione della Commissione europea, Sace può concedere, sino al 31 dicembre 2022, garanzie in favore di banche e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito per finanziamenti sotto qualsiasi forma concessi alle imprese che debbano fronteggiare esigenze di liquidità riconducibili alle conseguenze economiche negative derivanti dalla crisi ucraina, ivi compresa la necessità di aprire credito a supporto delle importazioni di materie prime o fattori di produzione la cui catena di approvvigionamento sia stata interrotta o abbia subito rincari.
È altresì disciplinato, con norma autoapplicativa, il sistema di garanzie concedibili da Sace a condizioni di mercato per supportare la crescita dimensionale e la patrimonializzazione delle imprese.
Inoltre, sempre previa autorizzazione della Commissione europea, la garanzia del Fondo centrale di garanzia, nella misura massima del 90%, potrà essere concessa in relazione a finanziamenti che realizzino obiettivi di efficientamento o diversificazione della produzione o del consumo energetici.
Pmi agricole e della pesca e dell’acquacoltura
Previa autorizzazione della Commissione europea, potrà essere concessa la garanzia diretta dell’Ismea – Istituto di servizi per il Mercato agricolo alimentare pari al 100% dell’importo del finanziamento a beneficio delle PMI che abbiano registrato, nel 2022, un incremento dei costi per l’energia, i carburanti o per le materie prime.
Fondo per il sostegno alle imprese danneggiate dalla crisi ucraina
Sono stanziati 200 milioni di euro per il 2022 per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese che abbiano perduto fatturato a causa dalla contrazione della domanda a seguito della crisi ucraina, abbiano registrato l’interruzione di contratti e progetti esistenti, siano state coinvolte nella crisi delle catene di approvvigionamento. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico saranno definite le modalità attuative della misura.
Rafforzamento dei crediti d’imposta
– Per investimenti in beni immateriali 4.0: l’aliquota del credito d’imposta previsto dalla legge n. 178/2020 è aumentata, sino 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni, dal 20 al 50%;
– per formazione 4.0: le aliquote del credito d’imposta previsto dalla legge n. 160/2019 per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate dal 50 al 70% (per le piccole imprese) e dal 40 al 50% (per le medie imprese);
– per il cinema: è potenziato il TAX credit sale cinematografiche: si modifica la misura del credito d’imposta e il suo ambito oggettivo di applicazione, sostituendo il vigente tetto massimo del 20% degli introiti derivanti dalla programmazione di opere audiovisive con il tetto massimo del 40% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche.
Patti territoriali dell’alta formazione per le imprese
Al fine di promuovere l’interdisciplinarità dei corsi di studio e la formazione di profili professionali innovativi e altamente specializzati che possano soddisfare i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e dalle filiere produttive nazionali, le università possono promuovere “Patti territoriali per l’alta formazione per le imprese” con soggetti pubblici e privati e ricevere un contributo statale a titolo di co-finanziamento, in particolare al fine di colmare i divari territoriali. I Patti devono recare la puntuale indicazione di progetti volti, tra l’altro, a potenziare l’offerta formativa nelle materie Srem – Science, Technology, Engineering and Mathematics, integrate con altre discipline umanistiche e sociali.