Bologna, 24 agosto 2016. Nel 2018, con la completa liberalizzazione del mercato dell’energia, i quasi 60 milioni di consumatori italiani, cittadini e imprenditori, dovranno abbandonare il mercato di maggior tutela. L’Autorità per l’energia, per evitare che il passaggio si riveli traumatico e che gli utenti più deboli finiscano nelle mani di operatori senza scrupoli, sta pensando a un’offerta standard da inserire nel menù di offerte di ogni operatore. È stato il presidente dell’Autorità, Guido Bortoni, a parlarne il 21 giugno scorso durante l’annuale relazione al Parlamento.
Per l’Autority si tratta di una sorta di modello contrattuale di base con clausole inderogabili che ha l’obiettivo di supportare il consumatore negli aspetti più critici del rapporto con il venditore di energia e gas. Nell’ambito dell’offerta standard, il prezzo resterà comunque determinato dal mercato.
Confartigianato apprezza la proposta facendo però rilevare che esiste un divario del 26% di maggiore costo dell’energia pagato dai piccoli imprenditori italiani rispetto alla media dei loro colleghi europei. Un gap che nasce anche dal peso degli oneri generali di sistema sulla bolletta delle piccole imprese italiane. E anche in questo caso, il Presidente Bortoni ha avanzato una proposta più volte caldeggiata dalla Confederazione: redistribuire in modo più equo sulla fiscalità generale gli oneri di sistema che oggi gravano soprattutto sui piccoli imprenditori.