E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 125 dl 7 ottobre 2020 con il quale si proroga lo stato di emergenza sanitaria fino al 31 gennaio 2021.
Le principali misure
Viene reintrodotta l’obbligatorietà dell’utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso, diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande.
Restando esclusi da detti obblighi i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva; i bambini di età inferiore ai sei anni; i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.
Non vi è obbligo nei posti di lavoro
Non vi è l’obbligo delle mascherine nei luoghi di lavoro dove siano adottati i Protocolli e le Linee guida anti contagio. Confartigianato, comunque, ritiene utile, in considerazione del significativo incremento dei contagi, richiamare le aziende ad un’applicazione rigorosa dei protocolli.
Si mette un freno alle facoltà delle Regioni, le quali potranno intervenire, diversamente da ciò che stabilisce il governo, unicamente con misure più restrittive., Le ampliative sono possibili “nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dai citati decreti e d’intesa con il ministro della Salute”.
Per i comportamenti da tenere in qualsiasi ambito restano validi i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande.