In vigore le misure previste dalla Regione contro l’inquinamento atmosferico

18 Ott 2024

Sono in vigore fino al 31 marzo 2024, in tutti i Comuni di pianura e quelli con oltre 30.000 abitanti dell’Emilia-Romagna, le misure previste dalla Regione contro l’inquinamento atmosferico. Le misure devono essere recepite con apposite ordinanze comunali.

I limiti alla circolazione

Tutti i divieti di circolazione sono sospesi, oltre che al sabato, nelle seguenti giornate: 1 e 2 novembre, 1, 8, 15, 22, 25, 26, 29 e 31 dicembre, 1, 5 e 6 gennaio.

I centri abitati

Nei centri abitati (aree delimitate da relative segnaletiche): dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 divieto di transito per i veicoli

  • a benzina fino all’euro 2 compreso
  • diesel fino all’euro 4 compreso
  • a metano-benzina e gpl-benzina fino all’euro 1 compreso
  • ciclomotori e motocicli fino all’euro 1 compreso

Limiti nelle domeniche ecologiche

Nelle domeniche ecologiche, tra il 6 ottobre e il 24 novembre compresi e tra il 12 gennaio e il 30 marzo compresi, si aggiunge il divieto di circolazione per i diesel euro 5, dalle 8.30 alle 18.30.

Quali sono i veicoli che possono circolare sempre

  • benzina euro 3 o superiore
  • diesel euro 6 o superiore
  • gli euro 5 possono circolare, tranne nelle domeniche ecologiche e quando scattano le misure emergenziali
  • metano-benzina e gpl-benzina euro 2 o superiore
  •  ciclomotori e motocicli euro 2 o superiore
  • elettrici e ibridi
  • gli autoveicoli con almeno 3 persone a bordo se omologati a 4 o più posti e con 2 persone se omologati a 2 o 3 posti
  • gli autoveicoli per trasporti specifici e per uso speciale, attrezzati per lavorazioni particolari, così come definiti dall’articolo 54 del codice della strada
  • sono inoltre esclusi dai divieti i veicoli aderenti al sistema Move–In

Sono poi previste ulteriori deroghe tra le quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelle:
– per i mezzi guidati da turnisti e operatori in servizio di reperibilità
– per i veicoli a servizio di persone invalide provvisti di regolare contrassegno
– per i veicoli adibiti al trasporto di prodotti deperibili (ad esempio “camion frigo”)
– per i donatori di sangue
– per chi accompagna a scuola o va a prendere alunni dai nidi alle medie inferiori
– per chi ha Isee inferiore a 19mila euro
– per chi soggiorna in strutture di tipo alberghiero, per arrivare/partire dalla struttura
– per i mezzi al servizio di manifestazioni regolarmente autorizzate e guidati da operatori economici che accedono o escono dai posteggi dei mercati o delle fiere autorizzate dal Comune

Limiti al riscaldamento e alla combustione

In tutto il territorio comunale obbligo di mantenimento delle temperature fino a massimo 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto e nelle attività commerciali; fino a massimo 17° C nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali (esclusi ospedali e case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive).

Nei centri abitati (aree delimitate da relative segnaletiche) nelle unità immobiliari, in presenza di impianto alternativo, vietato utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (tale divieto vale fino al 31 dicembre 2024, in quanto quest’anno è già stato raggiunto il numero di 25 giorni di superamento del valore limite giornaliero per le polveri pm10; dall’1 gennaio 2025 si possono utilizzare generatori con certificazione pari o superiore a 3 stelle; qualora però entro il 31 marzo si raggiungesse nuovamente il numero di 25 giorni di superamento del valore limite giornaliero per le polveri pm10, scatterebbe nuovamente il divieto di utilizzo di qualsiasi generatore di calore domestico alimentato a biomassa legnosa).

Nel resto del territorio comunale nelle unità immobiliari, in presenza di impianto alternativo, vietato utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con certificazione inferiore alle 3 stelle.

In tutto il territorio comunale divieto di qualsiasi tipologia di combustione all’aperto a scopo di intrattenimento, ad eccezione dei barbecue (consentite alcune deroghe, dettagliate nelle ordinanze comunali dei singoli Comuni).

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