“Liuteria, fabbrica di musica”, seconda iniziativa della rassegna “Intelligenza Artigiana”

24 Giu 2024

Dopo il successo della prima serata dal titolo “Elogio della mano”, la rassegna “Intelligenza artigiana” organizzata da Confartigianato Bologna Metropolitana, torna con il secondo appuntamento. Giovedì 27 giugno, ore 20 a Villa Benni in via Saragozza 210 a Bologna, si parlerà di “Liuteria, fabbrica di musica – La tradizione delle botteghe di liuteria bolognesi dal Medioevo ai giorni nostri”.

Fabio Tricomi, musicista ed etnomusicologo dialoga con Enzo Laurenti, liutaio artista di arpe barocche. Intervento di Sarah Tardino, poetessa, con piccolo concerto di liuteria e poesia.

“Intelligenza Artigiana” fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena. Direzione artistica di Beatrice Buscaroli e Bruno Bandini.

Gli incontri di “Intelligenza Artigiana” offrono dialoghi sull’artigianalità, sull’arte applicata e sugli artisti-artigiani, attraversando tempi e mestieri affinché si possano rimettere in circolo storie della nostra cultura e identità, per ispirare nuove idee e promuovere un sentimento di appartenenza verso il patrimonio artigianale italiano.

L’iniziativa si svolgerà anche in caso di maltempo. Ingresso gratuito con prenotazione telefonica alla segreteria organizzativa, tel. 351.5604519. Parcheggio interno.

Il programma delle prossime serate

Mercoledì 3 luglio: “Stoffe ed incisioni”

Bologna è la patria di Aemilia Ars, il movimento artistico e artigianale di fama internazionale, nato a fine Ottocento a Bologna allo scopo di rivitalizzare le antiche tradizioni locali del ricamo e del merletto. Ne parlano Beatrice Buscaroli e Caterina Pascale Guidotti Magnani, storiche dell’arte. Il critico Bruno Bandini dialoga con Giuseppe Pascucci, artigiano delle tele stampate.
Intervento musicale di Valeria Sturba, theremin, loop station e voce.

Giovedì 11 luglio: “Il fabbro della parola”

Il fabbro della parola è l’artigiano che disvela la realtà, che è capace di torcere la lingua fino a costringerla a “dire” il mondo. in un mondo soggetto a cambiamenti un tempo impensabili, ci sono parole adatte a “nominarlo”? Nel mondo del trionfo della Tecnica, di cambiamenti un tempo impensabili, come si possono fabbricare “parole” che lo possano nominare? Ne parleranno con Bruno Bandini: Stefano Bonaga, filosofo e Paolo Nori, scrittore.
Intervento musicale di Corso Buscaroli (tastiere) e Marco Matteuzzi (sax).

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