Regione Emilia Romagna, un nuovo bando per start up innovative

16 Gen 2023

E’ previsto per il 17 gennaio l’apertura del nuovo bando emanato dalla Regione Emilia-Romagna per startup innovative, volto a favorire lo sviluppo di iniziative lungo tutta la catena del valore.

Le domande possono essere presentate dalle ore 13 del 17 gennaio fino alle ore 13 del 17 febbraio 2023 esclusivamente online, tramite l’applicativo Sfinge 2020. L’invio è consentito solo con credenziali del legale rappresentante/delegato e non è previsto l’invio della domanda firmata digitalmente.

Per maggiori informazioni contatta la sede di Confartigianato Bologna Metropolitana più vicina a te.

Chi può partecipare al bando per le Startup innovative

Al bando possono partecipare le micro e piccole imprese registrate nella Sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative, alla Camera di Commercio competente per territorio.

Quali sono gli interventi ammessi a bando

A bando sono ammessi i seguenti interventi:

  • sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti
  • messa a punto del modello di business
  • adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti
  • ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up)
  • apertura e/o sviluppo di mercati esteri

L’investimento complessivo per la realizzazione i progetti proposti non dovrà essere inferiore a 100.000 euro. Tale importo è ridotto a 50.000 euro per le Industrie culturali e creative e per quelle di Innovazione nei servizi, che dovranno possedere come attività primaria uno dei codici ATECO descritti nell’Appendice 2 alla data di presentazione della domanda.

Il contributo a disposizione delle Startup innovative

Le risorse complessive ammontano a 5 milioni di euro, di cui 1.500.000 riservati alle imprese operanti nei settori delle Industrie culturali e creative e innovazione nei servizi.
Il contributo è concesso a fondo perduto fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo non superiore a 150.000 euro.

La misura del contributo può essere incrementata del

  • 10% nel caso di assunzione di almeno una persona a tempo indeterminato, a tempo pieno e stabilmente collocata nell’unità locale nella quale si realizza il progetto
  • 5% qualora l’impresa abbia i requisiti per essere considerata femminile e/o giovanile

oppure nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino nelle aree montane, interne o in quelle comprese nella carta nazionale degli aiuti di Stato a finalità regionale.

Quali sono le spese ammesse a bando

Queste le spese ammesse al bando Startup innovative della Regione Emilia-Romagna.

  1. Acquisto o locazione /leasing di impianti e macchinari, acquisto e licenze di utilizzo di titoli di brevetti e di software. Per quanto riguarda l’acquisto di beni usati, essi sono ammissibili solo se accompagnati da relativa perizia sottoscritta da un tecnico competente. L’acquisto dovrà essere valorizzato secondo i principi dell’ammortamento. In caso di leasing o locazione, tali spese sono ammissibili limitatamente ai canoni inerenti al periodo del progetto;
  2. Affitto/noleggio laboratori ed attrezzature scientifiche;
  3. Consulenze per progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo e certificazione di soluzioni innovative, temporary management, supporto alla redazione del business plan, supporto ad analisi strategiche di mercato, supporto allo sviluppo di un piano industriale, supporto allo sviluppo di un piano di internazionalizzazione, collaborazioni a vario titolo, consulenze specialistiche;
  4. Spese promozionali, per un importo massimo di € 15.000 esclusi i rimborsi per spese di vitto, viaggio e alloggio, i costi per gadget e oggettistica uso gadget, l’ingaggio di hostess, promoter o standisti;
  5. Costi per personale dipendente. Sono ricompresi i soci purché rendicontati con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (massimo 10% del totale delle voci di costo A, B, C, D ai sensi dell’articolo 55 par. 1 del Reg. UE n. 2021/1060);
  6. Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale delle voci di spesa A, B, C, D, E, ai sensi dell’articolo 54 del Reg. UE n. 2021/1060.
    Le stesse spese dovranno essere riferite al periodo intercorrente tra la data di presentazione della domanda e il 31/12/2023 (salvo eventuale proroga autorizzata). A tale fine, si intende che entro il 31/12/2023 (salvo eventuale proroga autorizzata), gli interventi del progetto dovranno essere interamente realizzati, ovvero le consulenze dovranno risultare effettivamente prestate e gli impianti ed i macchinari effettivamente installati e funzionanti. L’emissione ed il pagamento delle fatture dovrà essere compreso tra la presentazione della domanda e la presentazione della rendicontazione.
Start up innovative
NOTIZIE DAL MONDO