StartER finanza agevolata per nuova imprenditoria, le domande dal 15 settembre

12 Set 2022

Vanno presentate dal 15 settembre 2022, alle ore 11, al 3 novembre 2022, alle ore 16, le domande per StartEr di finanza agevolata a compartecipazione privata a sostegno della nuova imprenditorialità. Il sistema è quella della callo, per cui in caso di esaurimento dei fondi disponibili le domande saranno protocollate con riserva.

Per qualsiasi informazione non esitare a contattare la sede di Confartigianato Bologna Metropolitana più vicina a te.

Come funziona il Fondo StartEr

Il Fondo finanzia progetti attraverso la concessione di mutui di importo fino a 300.000 euro, con durata massima 96 mesi, a tasso zero per il 70% dell’importo ammesso, e ad un tasso convenzionato non superiore all’EURIBOR 6 mesi +4,75% per il restante 30%.

I progetti agevolabili sono quelli rivolti a:

  • innovazione produttiva e di servizio
  • sviluppo organizzativo
  • messa a punto dei prodotti e servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo
  • consolidamento e creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali
  • introduzione ed uso efficace di strumenti ICT, nelle forme di servizi e soluzioni avanzate, con acquisti di soluzioni customizzate di software e tecnologie innovative per la manifattura digitale

Le spese inserite nel progetto devono essere compatibili con le finalità del Fondo e dovranno essere sostenute (data fattura) successivamente alla presentazione della domanda di finanziamento (data di protocollo della domanda), ad eccezione di quelli relativi alla predisposizione delle documentazione tecnica, che potranno avere data antecedente, nel limite massimo di sei mesi dalla data di presentazione della domanda.

Quali sono le imprese che possono partecipare all’incentivo

Beneficiarie dell’intervento sono le piccole imprese (meno di 50 ULA e max 10 milioni di fatturato / attivo) che:

  • siano iscritte al Registro Imprese da non più di 5 anni dalla data di presentazione della domanda
  • abbiano localizzazione produttiva in Emilia-Romagna (dove si realizza l’investimento)
  • siano attive all’atto di richiesta di erogazione del finanziamento
  • abbiano l’attività principale compresa nelle sezioni della classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) di seguito riportate:
    • SEZIONE B “Estrazione di minerali da cave e torbiere”;
    • SEZIONE C “Attività manifatturiere”;
    • SEZIONE D “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
    • SEZIONE E “Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento”;
    • SEZIONE F “Costruzioni”;
    • SEZIONE G “Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli”;
    • SEZIONE H “Trasporto e magazzinaggio”;
    • SEZIONE I “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione”;
    • SEZIONE J “Servizi di informazione e comunicazione”;
    • SEZIONE L “Attività immobiliari”;
    • SEZIONE M “Attività professionali, scientifiche e tecniche”;
    • SEZIONE N “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”;
    • SEZIONE P “Istruzione”;
    • SEZIONE Q “Sanità e assistenza sociale”;
    • SEZIONE R “Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento”;
    • SEZIONE S “Altre attività di servizi”.

Sono escluse le imprese operanti, come attività principale, in sezioni non ricomprese in quelle sopra indicate.
Le imprese non dovranno risultare “Imprese in difficoltà” ai sensi della definizione di cui agli Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.

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